Uno strepitoso successo per Manuel Maiorano al San Siro Stadium. Protagonista indiscusso dello show cooking del pre- partita Milan-Roma, Maiorano, rinomato pizzaiolo e ambasciatore del team Molino Casillo, ha incantato il pubblico esclusivo dell’area riservata del Milan, regalando momenti di straordinaria convivialità e sapore in un perfetto connubio tra eccellenza sportiva e gastronomia di altissimo livello. Un evento indimenticabile, infatti, quello che ha preso vita ieri, domenica 29 dicembre, allo Stadio San Siro in occasione del match di Serie A tra Milan e Roma, in cui a stravincere è stata l’arte culinaria di Manuel Maiorano.
Nell’area dedicata alla Bakery, Maiorano è stato il protagonista indiscusso di uno show cooking unico, durante il quale ha messo in scena tutto il suo talento e la sua passione, utilizzando le eccellenze di Molino Casillo per creare pizze gourmet che hanno conquistato autorità, clienti Vip e appassionati. Un’esperienza multisensoriale che ha celebrato il Made in Italy e l’autenticità della pizza artigianale, capace di fondere adrenalina sportiva e piaceri culinari in un’atmosfera esclusiva.
Manuel Maiorano, anima e cuore de La Fenice Pizzeria Contemporanea di Pistoia, ha espresso con emozione la sua gioia: “Portare la mia pizza e il nome della mia pizzeria a San Siro, in occasione di Milan-Roma, è come toccare l’apice dei miei sogni”. Un traguardo straordinario, che è il frutto di anni di passione, dedizione e ricerca costante della qualità, e che oggi rende La Fenice Pizzeria Contemporanea un punto di riferimento per gli amanti della pizza a livello nazionale e internazionale.
“Un ringraziamento speciale va a Molino Casillo, partner fondamentale in questo mio viaggio, e a tutti coloro che mi hanno sostenuto – conclude Maiorano -. Questa è solo una nuova partenza perché mi sento ancora quel ragazzo sognatore che qualche anno fa ha intrapreso questo percorso ancora ricco di obiettivi da raggiungere”, conclude Maiorano con entusiasmo e lo sguardo rivolto a un futuro di nuovi traguardi.
Fonte: La Buona Tavola
